Mentre sui social rimbalza la notizia dell'arrivo di Jimmy Butler il prossimo anno, alla Rocket Mortgage FieldHouse non c'è tempo per distrarsi e va in scena una gara 5 che si preannuncia fin da subito molto combattuta.

Gli Heat, reduci dalla vittoria in G4, sembrano infatti aver trovato la quadra difensiva, impostando una marcatura asfissiante di Brooks su Curry e forti del fatto che il team gira intorno a lui. Nel primo quarto inizialmente il #30 fatica e sono quindi gli altri a trovare i punti, distribuiti tra Simmons, Bogdanovic e Whitmore dalla panchina.

Dopo un primo quarto combattuto, nel secondo gli Heat alzano ulteriormente il livello e trovano diverse triple pesanti, grazie alle uscite dai blocchi da un lato all'altro del campo del trio Brooks-Prince-Barnes, assistiti dal solito indomabile Irving. Tuttavia i punti del supporting cast e un primo risveglio di Curry fanno sì che il primo tempo termini sul 50-46 per Cleveland. Le due squadre sbagliano poco e niente e la partita si fa sempre più spettacolare.

Nel terzo periodo si scava il solco che probabilmente decide la partita: Curry riesce a trovare un paio di bombe importanti e viene supportato da un grande Whitmore -che gioca forse la miglior partita da quando veste questa maglia- dando agli Heat un parziale che viene solo in parte recuperato nel quarto quarto grazie alle triple del solito trio e i punti nel pitturato di Irving, sempre pericolosissimo intorno ai doppi blocchi.

Il finale recita +9 per i Cavs in una partita giocata sempre sul filo del rasoio, con la prossima trasferta di Miami in G6 che si preannuncia ancora più insidiosa delle precedenti.

MVP Stephen Curry 37 pt e 6 assist