Portland Trail Blazers 72 @ 82 Miami Heat
Derby calabrese ad altissima quota tra le squadre che comandano in questo momento le due conference.
Il primo quarto è contratto e sorride alle difese, mentre nel secondo la musica è piuttosto diversa. Sexton tambureggia da un lato alternando chiusure al ferro a bombe di Curryana memoria supportato da un ottimo Scottie Barnes, mentre dall'altra parte con Lamelo e Siakam in ombra, le soluzioni vanno ricercate tra qualche insospettabile.
Il ritorno dagli spogliatoi porta ad un allungo dei padroni di casa nei primi minuti, ma i Blazers iniziano a chiudere le maglie della difesa soprattutto grazie al supporto di Claxton e Williams III e scavano un mini parziale che arriva a toccare anche i 10 punti all'inizio dell'ultimo periodo. Per Miami c'è bisogno dell'ennesimo miracolo. Pian piano gli Heat riescono a ricucire lo svantaggio anche grazie a qualche inaspettato errore di Sexton e ai sussulti di Lamelo e Siakam. Ma proprio il fratello di Lonzo, dopo una facile conclusione al ferro, finisce a terra in preda a disumane urla di dolore. Sembra l'episodio che mette la pietra tombale sul match a meno di 3 minuti dal termine, ma la squadra invece si compatta ancora di più e riesce a portarsi addirittura in vantaggio negli ultimi secondi grazie ad un grandissimo rimbalzo offensivo di un fino a lì soporifero Siakam che concretizza poi i 2 tiri liberi. A 3 secondi e poco più dal termine Portland chiama time-out, ma quando tutti si aspettano forse un tiro da 3 per chiudere in un senso o nell'altro la partita, il protagonista inatteso diventa Jovic che taglia davanti a Siakam e riceve un complicato passaggio mettendone due facili. L'ultima preghiera degli Heat si spegne invece sul ferro e si va così all'overtime. La bilancia e l'umore dovrebbero forse pendere per gli ospiti ma il supplementare si rivela un monologo per i floridians che mettono subito un paio di canestri importanti e poi sigillano il risultato con delle grandi difese.
MVP Pascal Siakam