Chase The Ring - Offseason 2023 - part 2

 

DALLAS MAVERICKS

Mentre in real il gioco della pallacanestro sta evolvendo verso un gioco estremamente fisico e dinamico, dove i “lunghi” tendono sempre di più a sparire e ad avere difficoltà a trovare contratti, il front office dei Mavericks 2kevo sembra andare in una direzione totalmente opposta. Infatti, l’offseason dei Mavs dello storico GM Erik alle aste è stata focalizzata totalmente sulla ricerca di un centro, che poi si è concretizzata con la firma di Poeltl, nonostante a roster fossero già presenti Jarret Allen, Kristaps Porzingis e il buon Azubuike. Tale scelta, fa inevitabilmente pensare che i Mavs giocheranno anche quest’anno con le ormai note “Twin Towers”, e questo come ogni anno ha mosso non poche polemiche da parte della critica. Al di là della curiosa firma di Poeltl, da segnalare la super trade fatta ad inizio offseason che ha portato Trae Young ai Cavs. Tra lui e il GM Erik, infatti, il rapporto non è mai stato dei migliori quindi, alla prima occasione utile, l’esperto GM dei Mavs ha spedito Young lontano dal Texas. In cambio sono arrivati Haliburton, che dunque avrà in mano la cabina di regia, e il mastino Dort, che se non fosse per il suo “contrattaccio”, sarebbe un ottimo innesto difensivo per il team. Le aspettative dei tifosi sono alte, come ogni anno del resto, ma tuttavia qualche dubbio rimane specialmente per la poca pericolosità sul perimetro dei Mavs. L’obiettivo minimo per la dirigenza comunque rimane qualificarsi al play-in, ma i più ottimisti sperano di vedere Dallas nuovamente ai playoff. Riusciranno le “Twin Towers” a portare Dallas a giocare i playoff?

BROOKLYN NETS

Tra i grandi misteri dell’umanità c’è sicuramente l’”Enigma Buccettone”. Infatti, il GM Buccettone dei Brooklyn Nets è in assoluto uno dei personaggi più imprevedibili dell’intera lega. Solo un anno fa dopo aver preso Durant tramite trade, procedeva a venderlo in cambio di più giocatori di medio livello, perché a sua detta si annoiava a giocare con KD. A distanza di 365 giorni al centro del progetto dei Nets per la prossima stagione, indovinate un po’, c’è proprio Kevin Durant! Arrivato in offseason tramite la cessione di Leonard, il buon KD è ad oggi il fulcro del roster dei Nets ed infatti l’intera off-season di Brooklyn è stata intrapresa per costruire intorno a lui. Dalle aste sono arrivate tante firme importanti come Cam Johnson, Clint Capela, Tyus Jones, Hayes, Horton-Tucker e Kyle Anderson. Poco prima di iniziare le aste, era arrivato alla corte del GM Jesino anche CP3, ricevuto in cambio di Tobias Harris e Tre Mann spediti a Golden State. Tuttavia, recentemente, per completare il team, i Nets hanno deciso di cedere Paul ai Pacers per prendere un tiratore puro come Hield e il promettente centro Mark Williams. Non contento il buon Buccettone ha deciso di aggiungere un altro giovane esterno al suo roster, rinunciando a Mark Williams per arrivare a Dyson Daniels, ancora una volta tramite una trade fatta con gli Warriors. Detto ciò, dopo tante peripezie, la domanda che tutti si fanno è: resisteranno questi Nets da qui a fine stagione o verranno tutti scambiati entro i prossimi 6 mesi? 
In termini di risultati, l’obiettivo minimo è quello di arrivare nella top 4 ad est, con la speranza di riuscire a riportare l’anello a Brooklyn come nel 2021. I tifosi sembrano fiduciosi, riuscirà Bucc a farli contenti?

DENVER NUGGETS

Ennesimo ribaltone di fronte per Denver, altra franchigia che negli ultimi anni ha cambiato più GM di Valentina Nappi. Dal titolo di 2 anni fa si sono susseguiti tanti, troppi nomi: l’ultimo a guidare il team è stato Desnan, che dopo esser arrivato a solamente una gara 7 dalle Finals ha poi deciso di dimettersi per inseguire il sogno di condividere il parquet con l’elite dell’acido cianidrico. In Colorado si sono ritrovati pertanto ancora una volta senza guida, ma potrebbe essere finalmente arrivato il momento della svolta: è infatti tornato il buon SigLuke, forgiatosi dalla già precedente esperienza sulla panchina dei Pistons, e pronto a condurre il team verso un si spera radioso futuro. I giocatori sono rimasti gli stessi dell’anno passato, con Steph a guidare il team, ma in offseason sono arrivati Jerami Grant, Chris Duarte, Aaron Wiggins e diverse altre pedine che rendono il team una papabile candidata ai playoff. Luke, che la forza sia con te.

INDIANA PACERS

Tra le piacevoli sorprese di questa offseason ci sono senza dubbio gli Indiana Pacers del nuovo GM Ocram07. Infatti, dopo gli ultimi due anni a dir poco travagliati, ad Indianapolis sembra essere tornata la serenità di un tempo, con un progetto nuovo, ambizioso e ben definito. Al centro del progetto ovviamente c’è Giannis, ma intorno a lui Ocram ha saputo costruire un team di tutto rispetto. La prima mossa è stata l’acquisizione di Jericho Sims in cambio di una seconda dagli Warriors di Giusbarbi, la seconda è stata cedere il contratto pesante dell’ottimo Simons e il promettente Joe, per liberare cap da investire alle aste, ed in cambio sono arrivati Fultz e Monk. Un'altra trade fondamentale, è stata quella che ha portato ad Indiana Herbert Jones e Buddy Hield in cambio del famoso “contrattaccio” di Andrew Wiggins. Hield poco dopo è stato girato, insieme al giovane Mark Williams, ai Brooklyn Nets di Buccettone in cambio dell’intramontabile CP3, che dunque avrà in mano la cabina di regia dei Pacers. Dalle aste per ora è arrivata solo la firma importantissima di Kevon Looney, unico centro puro presente a roster per il momento. Tuttavia, i tanti milioni di cap liberi fanno pensare che potranno esserci altre firme o altri movimenti di mercato per cui stiamo a vedere cosa succederà. L’obiettivo minimo a detta degli insider sarà quello di raggiungere i playoff e di essere la vera sorpresa della Eastern Conference. Riuscirà la strana coppia Antetokoumpo-Paul ad incantare tutti e riportare Indiana ai Playoff dopo due anni di buio totale?

SAN ANTONIO SPURS

Nessun movimento in casa Spurs, dopo una stagione ricca di alti e bassi. I finalisti dello scorso anno guidati da Coach Dandi, dopo aver rivoluzionato il team lasciando il solo Devin Booker come unica certezza, hanno patito l’assenza di un vero leader come LeBron James, che non a caso è arrivato nuovamente alle Finals. In Texas, pertanto, si sono dovuti fermare al primo turno dei Playoff, eliminati dai New Orleans Pelicans. Per la stagione a venire l’intero team è stato confermato, puntando su una chimica di squadra già consolidata senza incappare nei troppi stravolgimenti dell’anno passato. I tre tenori Booker-Klay-Adebayo sono pronti a rifarsi sotto insieme a tutti gli Spurs, che si presume quindi partiranno affamati più che mai: obiettivo ritornare ai vertici della Western Conference.

WASHINGTON WIZARDS

“Gira il mondo gira in uno spazio senza fine” cantava il buon Jimmy Fontana nel lontano 1965 ma questa frase oggi calza a pennello alla situazione disastrata degli Washington Wizards. Da un lato perché negli ultimi anni c’è stato un via vai di GM impressionante, tra cui l’indimenticabile Johnny Favaretto, che seppur portò Washington ai Play Off, poco dopo venne cacciato malamente per l’ormai noto “FavarettoGate”. Dall’altro la frase si addice alla perfezione anche ai tifosi degli Wizards, solo che a girare in questo caso non è il mondo ma qualcos’altro. Detto ciò, dopo la buona gestione degli ultimi mesi del GM Ghista, che poi ha deciso di dimettersi per volare ad Orlando alla guida dei Magic, e dopo la gestione tanto “invisibile” quanto “dannosa” del GM Roberto, la dirigenza si è messa alla ricerca di un profilo serio e affidabile che potesse rilanciare una volta per tutte il team della capitale. La figura identificata è stata il GM Fabio, un profilo molto interessante, che viene da anni di gestione in altre franchigie e che tra l’altro è una vecchia conoscenza della lega, in quanto lo scorso anno per qualche mese era stato alla guida di Portland. Il buon Fabio ovviamente si è messo subito a lavoro cercando di sistemare un roster a dir poco squilibrato e che anche numericamente era sotto il minimo consentito. Infatti, il suo arrivo è coinciso con le firme di ben 4 giocatori ovvero Sumner, Tate, Eubanks e Goodwin, che andranno a puntellare la panchina traballante degli Wizards. Al centro del progetto ci saranno Zion Williamson e Paolo Banchero, supportati dalla sapiente regia di CJ McCollum. Le prospettive sono buone e i tifosi sperano di tornare a vedere la luce. L’obiettivo minimo è quello di raggiungere i play off per rilanciare una piazza che ha decisamente bisogno di riprendersi. Riuscirà Fabio con i suoi Big 3 a dare questa gioia ai suoi tifosi?

PORTLAND TRAILBLAZERS

Ottima stagione quella appena vissuta in Oregon (non secondo la cartina geografica di Dave), terminata con il primo posto ad Ovest unito alla conquista del Western Conference Trophy, per poi essere fermati solamente alle Finals contro gli indomabili Cavaliers. Il GM Gigi ha saputo condurre sapientemente i suoi, forti anche della presenza di Lebron James, Myles Turner e Darius Garland. Di questi 3 però, solo quest’ultimo è rimasto in squadra dopo essere stato ad un passo dall’addio verso gli Hawks con tanto di intervento del commissioner. The King è stato scambiato in cambio di Kawhi Leonard, nuovo uomo franchigia del team, mentre Turner è andato FA ed al suo posto è arrivato l’esperto Brook Lopez. Ottima la firma di Malcolm Brogdon, già papabile in lizza per il prossimo premio di 6o uomo dell’anno. A completare il team, belle prese Caleb Martin e Zach Collins. E le pick? A giudicare dalla Summer League, Keyonte George alla 16 si prospetta già come possibile steal. Insomma, ci sono tutti gli elementi per poter replicare quanto fatto vedere lo scorso anno. Al campo il giudizio finale…

HOUSTON ROCKETS

“May Day-May Day, Houston abbiamo un problema”. Eh…magari avessimo solo un problema. Gli ultimi anni degli Houston Rockets sono stati forse il peggio del peggio visto in questa lega. L’ultima gestione “longeva” è stata infatti quella del GM Iven Atienza, che sia dal punto di vista manageriale sia dal punto di vista del gioco, è stata a dir poco cancerogena per l’intero sistema Rockets. Dopo l’espulsione del caro Iven dalla lega, gli ultimi mesi di RS a Houston sono stati portati avanti da traghettatori improvvisati nell’attesa di trovare un nuovo GM da mettere al comando. La dirigenza, abituata a ben altri risultati, si è messa subito alla ricerca di un GM esperto e affidabile che ha perfettamente riconosciuto nella figura del buon Franky83. L’espertissimo GM abbruzzese arriva da 2 stagioni disputate alla guida degli Warriors con cui il primo anno raggiunse la top 4 ad Ovest, mentre nel secondo anno decise di tankare per rifondare il team. La squadra ora è giovane e molto promettente, tuttavia mancano dei punti di riferimento che possano fare da “chioccia” ai tanti giovani presenti. In offseason è arrivate la trade che ha portato in Texas Andrew Wiggins, in cambio di Mitchell Robinson e una seconda scelta. Dalle aste sono arrivate le firme di Maxi Kleber e Brandon Clarke per puntellare il reparto lunghi dopo la partenza di Robinson. Al centro del progetto resta sicuramente Ingram, fedelissimo del GM Franky83, mentre la grande incognita resta il contratto di Miles Bridges, fresco di firma a Charlotte in real, che dopo la galera avrà sicuramente voglia di riscatto. Houston, dunque, sembra ancora lontana dal poter competere per il titolo, tuttavia l’esplosione di alcuni giovani, insieme alla possibile redeem season di Bridges potrebbero cambiare in corsa gli obiettivi del team. L’obiettivo di partenza resta invitabilmente il tanking, ma alcuni insider fiduciosi credono che i nuovi Rockets possano farcela a conquistarsi un posto almeno per il Play-in. Al campo l’ardua sentenza!

NEW ORLEANS PELICANS

Cambiano in parte anche i New Orleans Pelicans, che hanno riconfermato il GM Matteo. La stagione di NO si è interrotta bruscamente al secondo turno dei playoff dove, dopo aver terminato una Regular Season come secondi ad Ovest, sono stati eliminati un po' a sorpresa dai Denver Nuggets con uno sweep. Stagione che, per essere la prima in assoluto in lega, è andata oltre le aspettative, ma dalla quale i tifosi forse si aspettavano qualcosa in più anche visti i risultati in RS. Per questo nuovo anno, l'ossatura del team è cambiata in parte: confermatissimo Ja Morant e il suo fucile a canne mozze, mentre ha fatto le valigie Jaren Jackson Jr, spedito a Toronto in cambio di Domantas Sabonis e Nic Claxton, per dare ancora più sostanza sotto le plance. Inoltre, nella suddetta trade, è arrivato anche un altro giovane promettente come AJ Griffin, andando a rimpolpare il già gustoso young core del team. Tassa da pagare Levert a quei soldi ma, oltre ad essere in scadenza, può portare valore aggiunto sul parquet. In FA intelligenti le firme al minimo di White, Landale, Martin e Graham per la panchina. New Orleans si conferma quindi nuovamente una delle squadre da battere per la stagione a venire. L’obiettivo prefissato è quello di raggiungere la top 4 ad Ovest per poi magari regalare un sogno al mondo Pelicans.

TORONTO RAPTORS

Nonostante l’ultima stagione travagliata e ricca di alti e bassi, la dirigenza dei Toronto Rapotrs ha deciso di ridare fiducia al GM Sam, in quanto seppur a “spizzichi e bocconi” nel corso della stagione si sono intravisti sviluppi interessanti, soprattutto a livello di gioco. Il buon Sam, dunque, si è messo subito a lavoro portando a termine una trade importantissima con cui i Raptors hanno ceduto in un colpo solo Sabonis, Claxton, LeVert e AJ Griffin, ricevendo in cambio dai Pelicans Jaren Jackson Jr., Collin Sexton, Keegan Murray e il giovane LaRavia. Dalle aste, nonostante ci fosse molto cap a disposizione, è arrivata un’unica quasi “insignificante” firma, ovvero quella di Dante Exum. Resta da capire se Sam ha in mente altri movimenti per rinforzare il team o se invece la sua offseason sia finita qui. I tifosi sperano di rivedere i Raptors ai Playoff, ma gli insider consigliano prudenza e pongono come obiettivo minimo il raggiungimento del Play-In. Riuscirà Sam con i suoi Raptors ad essere presente e costante regalando ai suoi tifosi una season divertente?

DETROIT PISTONS

A “Motor City” sembra essere finalmente tornato l’entusiasmo! Infatti, dopo la gestione del GM Konyo, terminata nel peggiore dei modi a metà RS, la dirigenza aveva iniziato a cercare un profilo diverso per la stagione successiva. Dopo tanto cercare alla fine è arrivata la fumata bianca che ha portato a Detroit il navigato GM Anjella. Pare che la dirigenza, per convincere definitivamente il GM toscano a firmare con i Pistons, lo abbia invitato alla “Little Caesars Arena” a vedere il docufilm dei “Bad Boys”, di fronte al quale il GM di Camaiore non ha potuto fare altro che accettare la proposta. La sua offseason parte alla grande con lo scambio che ha portato Jamal Murray e Tre Mann lontano da Detroit in cambio di Dejounte Murray e Derrick White. Poi come al solito, il GM Anjella, maestro delle aste, ha completato il team con tante ottime firme a basso costo. Infatti, sono arrivate le firme di Eric Gordon, Patty Mills, Damion Lee, Batum, Watanabe, la scommesa Vezenkov e infine il grandissimo colpo Draymond Green. La squadra, dunque, anche quest’anno è molto competitiva e la nuova aria di Motor City sembra aver riportato entusiasmo anche nei tifosi dopo molti anni bui. L’obiettivo minimo è quello di arrivare a Playoff, in cui a prescindere dal seed, i Piston potranno svolgere il ruolo di “mina vagante”. Riuscirà il buon Anjella a riportare questi Pistons dove meritano?

PHOENIX SUNS

L’ultima stagione dei Suns è stata molto insolita, soprattutto per gli standard a cui ci ha abituato l’espertissimo GM Altie. Infatti, dopo aver ultimato la costruzione di un vero e proprio super team, guidato in primis da Nikola Jokic, i Suns hanno giocato una stagione al di sotto delle aspettative, a causa di una serie di complicazioni emerse nel corso dell’anno. Anche in offseason le operazioni fin qui sono state poche ed oculate, a dimostrazione del fatto che la dirigenza non vuole grandi stravolgimenti ma sta operando più per il mantenimento del team piuttosto che per lo sviluppo dello stesso. La prima mossa è stata la trade che ha portato Dillon Brooks e Otto Porter Jr ai Kings in cambio di Grayson Allen, utile per scaricare il contratto pesantissimo di Brooks e liberare un po’ di cap. In seguito, è arrivata la firma di Delon Wirght alle aste, che avrà il ruolo di vice-playmaker dietro al solito Jrue Holiday. Il team nel complesso è lo stesso dello scorso anno, quindi, le aspettative sono comunque molto alte e gli insider si aspettano che i Suns arrivino nella top 4 ad Ovest. Riusciranno i Suns a ritrovarsi dopo una stagione difficile e tornare a dominare la western conference?

OKLAHOMA CITY THUNDER

Ad OKC è finalmente tornato a splendere il sole. Dopo anni disastrosi, passati tra un GM e l’altro, finalmente la dirigenza lo scorso anno ha trovato una figura degna di questo ruolo, ovvero il GM AndreaR, che ha dimostrato di essere uno dei più promettenti dell’intera lega. La sua offseason parte a bomba con la trade che ha portato ad OKC Rudy Gobert, in cambio di Rozier, Daniels e Achiwua. Poi dalle aste sono arrivate delle ottime firme che hanno portato ad Oklahoma PJ Washington, TJ McConnell e Mike Muscala. Per quanto visto nella scorsa stagione, per questi Thunder l’asticella va decisamente alzata, puntando come obiettivo minimo ad arrivare nella top 4 ad Ovest. I tifosi sono carichissimi, le prospettive ci sono tutte e anche il team ha le carte in regola per competere ad alto livello. Riuscirà AndreaR a regalare una super stagione ai suoi tifosi?

MINNESOTA TIMBERWOLVES

A Minnesota le campane suonano a festa! Finalmente dopo due anni passati nel buio pesto il GM Albeares ha deciso di tornare a competere ad altissimo livello. Infatti, dopo un anno di soft tanking e uno di tanking puro, il noto GM di Camaiore si è deciso a tornare in pista per provare a rincorrere ancora una volta quel maledetto anello tanto desiderato. La sua offseason parla chiaro, la prima grande mossa è stata quella di prendere Beal in cambio di Conley, Agbaji e due prime scelte, che dunque andrà a fare coppia con l’indemoniato Shai. Poi sempre tramite un giro di trade sono arrivati Alvarado e Luke Kennard che serviranno a puntellare una panchina forse poco profonda. Infine, dalle aste è arrivato il gradito ritorno di Steven Adams, unito alla firma di Mason Plumlee che hanno dunque decisamente rinforzato il reparto lunghi dei T’wolves. Il team forse non è ancora pronto per essere da titolo, ma chissà cosa succederà da qui all’inizio della season. I tifosi sognano in grande e le aspettative sono finalmente tornate ad essere molto alte. L’obiettivo minimo per questi T’Wolves è di raggiungere i Playoff, in cui poi, grazie all’esperienza del loro GM, potranno svolgere il ruolo di Outsider per chi la incontrerà. Riuscirà il mitico Albeares a ritornare sui palcoscenici che contano oppure questa stagione si rivelerà l’ennesima delusione degli ultimi anni?

GOLDEN STATE WARRIORS

Il più grande terremoto dell’intera lega molto probabilmente è avvenuto in California. Infatti, dopo 3 anni della gestione Franky83, mirata a tankare per ricostruire il team, all’improvviso, dal nulla, arriva lo scossone che non ti aspetti. La dirigenza, infatti, subito dopo il termine della stagione si è vista consegnare le dimissioni del buon Franky83, che era già con la valigia in mano in direzione Houston Rockets. Dunque, si è messa subito alla ricerca di una figura nuova, che potesse dare nuove prospettive all’intera Dub Nation. Il profilo identificato è stato quello dell’espertissimo GM Giusbarbi, anche lui in cerca di nuove esperienze dopo l’ultima deludente stagione trascorsa ai Knicks, con i quali nell’ultimo periodo non correva decisamente buon sangue. Il GM di origine pugliese quindi ha preso la palla al balzo lasciandosi alle spalle la grande mela, sposando con entusiasmo il progetto degli Warriors. La sua offseason è stata altrettanto “movimentata” in quanto nel giro di pochi giorni è stato praticamente smantellato il Big 3 dello scorso anno. Infatti, Gobert è stato spedito ad OKC per Achiwua, Rozier e Daniels. Chris Paul è stato ceduto ai Nets sancendo il romantico ritorno di “Zio Tobia” Tobias Harris, che ha commosso l’intera lega. Ma la mossa forse più inaspettata è stata la cessione di Jimmy Butler agli Hawks in cambio di niente meno che Lebron James. Alle aste poi è arrivata un’unica importante firma, ovvero quella di Spencer Dinwiddie che avrà il compito di dividersi la cabina di regia con Scary Terry. Infine, l’ultima mossa degli Warriors è stata la trade che ha portato Mark Williams a Golden State in cambio del giovane Daniels da poco acquisito nella trade di Gobert.
Dunque, il team è nuovo ma comunque eccellente. Il ritorno di Harris ha portato entusiasmo tra i tifosi, che dunque sognano di rivedere la coppia Gius-Zio Tobia trascinare questi Warriors sul tetto della lega con le loro grandi giocate. L’obiettivo, perciò, non cambia e rimane quello di puntare dritti al titolo fin da subito. Riuscirà il nuovo Big 3 degli Warriors guidato da “Big Gius” a portare l’anello in California?