My Next Guest Needs An Introduction: Ep4 - Gius

Il freddo pungente degli ultimi giorni penetra dal tetto e dal pavimento non ancora ben isolati. I pinguini che girano con la sciarpa fuori dalla sede di certo non ci fanno pensare ad un miglioramento delle condizioni atmosferiche. Si presenta alla porta quello che pensiamo sia Chewbecca, ma quel giaccone blu ci fa pensare che sia una persona o che abbia mangiato qualcosa di sbagliato. Apro la porta e ci troviamo quel sorriso a 0 denti del mitico Giuseppe. Ovviamente mi sbrigo a chiudere la porta dietro di lui per offrire una cioccolata calda, ma l’inflessibile alpino prende solo una grappa (nonostante sia mattina ndr).

“La squadra c'è, quest'anno a differenza del passato hai un team più completo. Inutile nascondersi e diciamo che puntiamo al Bullo Trophy (anello)?”

“Non ci siamo mai nascosti per quanto riguarda l'obiettivo finale. La costruzione del team e le ore spese sul parquet ne sono la dimostrazione. Dall'arrivo di Chris Paul l'obiettivo è stato uno, ovvero l'anello: anche oggi, seppure con motivazioni diverse. I Knicks ci sono.”

“Questa Run che ci si aspetta ai PO ha tante insidie, in casa New York quale è quella più preoccupante? Abbiamo una squadra cerchiata di rosso come pericolo nr 1?”

“Il vero limite di questa run siamo noi stessi: è questa la più grande preoccupazione ad oggi.  Un periodo di flessione, non necessariamente traslato ai risultati sul campo, con cui dobbiamo fare i conti. Non abbiamo un team cerchiato di rosso, nonostante a qualcuno possano fischiare le orecchie... Abbiamo però invece un occhio di riguardo verso i team dei veterani: non sottovalutiamo i Nets di Buccettone...”

“Hai speso tanto rispetto l'anno scorso, cambiando anche tanto. 3 senatori a guidare il team, tutti nel proprio ambito tra i top. Chi senti che ha dato la spinta in più? su chi tendi a fare maggiore affidamento?”

 “Dopo anni in un team che mi piaceva guidare ma risultava essere una sorta di purgatorio, abbiamo dovuto cambiare e acquisire gente pronta per i palcoscenici importanti. La strada è stata chiara sin dal primo movimento importante, ovvero l'arrivo di "HIMmy" Butler. Ad oggi è proprio Jimmy colui che ha cambiato il volto del team, guidandolo in ogni match, sotto qualsiasi aspetto.”

“Balsa all'occhio soprattutto l'età media del roster. Le stelle hanno visto abbastanza primavere, anche se rendono ancora intorno al 100%, cosa ci si potrebbe aspettare in estate?”

“Di nuovo, the time is now per questo team. Una scelta chiara e netta quella di garantire competitività attuale anche a scapito della futuribilità. Saranno questi PO a tracciare la linea di ciò che sarà da Luglio in poi: abbiamo delle idee per l'offseason e il futuro del team, ma tutto resta subordinato ai prossimi 2 mesi.”

“Chi è quel giocatore che assolutamente vorresti nel tuo team?”

“Domanda tanto banale quanto non facile in questo momento. Il cuore dice Dame, il pragmatismo dice Giannis primo, Joel secondo. Si, diciamo che il greco è la risposta definitiva. (Ma quanto mi manca Lonzo...)”

Con queste parole salutiamo Giuseppe e, dopo avergli rimboccato la sua fiaschetta da scalata con altra grappa, lo vediamo riprendere il suo cammino per la prossima scalata in cima a qualche vetta, passione con cui alterna spesso le avventure sul parquet.